bravo, fai bene a considerare questo valore
“più superficie è meglio” non è un regola assoluta, perchè avresti tre effetti negativi:
1) poca modularità
2) una corsa lunghissima ed un pedale con poco feeling (se non maggiori la pompa)
3) una ripartizione di frenata sbilanciatissima (se non modifichi anche il posteriore)
tinotonno ha scritto:tommy88 ha scritto:ovvero???spiegami per favore...
la fisica ci da una mano:
http://web.tiscali.it/vanni_38/idra22.htm
maggiore è l'area dei pistoncini più forza imprimi alle pastiglie a parità di pompa e parità di forza agente sul pedale
esatto, in linea di massima il principio è proprio questo...
motivo per cui, è sbagliato modificare solo l’impianto frenante anteriore.
La frenata deve essere bilanciata, in funzione della distribuzione dei pesi e dei trasferimenti di carico (motivo per cui le auto sono dotate di EBD o riduttori di pressione meccanici).
Tornando alla tua prima domanda, dove mi chiedi il dimensionamento ottimale delle superfici.
Secondo la mia esperienza, bisogna partire nell’analizzare l’impianto originale che solitamente è già ben dimensionato per i pesi dell’auto (superfici) ma che inevitabilmente è sottodimensionato in termini di RESISTENZA ALL’AFFATICAMENTO….
Questo è normale inquanto è pensato per un uso stradale, non certo per dover dissipare 800 gradi per mezz’ora (turno in pista).
Quindi per prima cosa, intervengo su tutti queli aspetti che influiscono positivamente per migliorare la resistenza all’affaticamento, ovvero:
Mescola pastiglie, olio, diamentro del disco e spessore del disco.. questi ultimi due parametri rendono necessario nella quasi totalità dei casi, l’impiego di una pinza diversa dall’originale.
A questo punto valutiamo obiettivamente se l’auto originale ci offriva un buon feeling sulla frenata: pedale giusto, servofreno poco o troppo invasivo, modularità scarsa/eccellente e così via…..
Una volta stabiliti questi parametri, misuro le superfici idrauliche stock, che solitamente sono date da un solo pistoncino e da li si inizia a ragionare su che pinza scegliere.
Ricordiamoci che UN IMPIANTO MAGGIORATO NON VI FARA’ FERMARE IN MENO SPAZIO, semplicemente avrà una RESISTENZA ALL’AFFATICAMENTO MAGGIORE.
Il limite di frenata (esempio i metri necessari per fermare un auto che procede a 100km/h) li migliorerete impiegando gomme dal grip eccellente ed ottimizzando l’assetto.
Certo, voi mi direte: ma dopo 5 giri a monza con i freni stock devo staccare a 500 metri…… mentre con il maggiorato stacco a 200 metro…. CERTO, ma qui ci ricolleghiamo al discorso affaticamento, ovvero la capacità di un impianto frenante di dissipare calore.
Inoltre come ho scritto sopra, è importante valutare le modifiche su entrambi gli assi, anteriore E posteriore.
Benchè al retrotreno la % di ripartizione è sempre inferiore che all’avantreno per ovvie ragioni, anche lui contribuisce in modo fondamentale ad una frenata STABILE.
Chiunque abbia sperimentato sulla propria auto questo tipo di modifica potrà darvi conferma.
Infine il discorso della pompa freni.
Una pompa “maggiorata” ovvero, con una cilindrata dei pistoni tandem superiore all’originale, vi offrirà “solo” un maggior apporto di olio alle pinze, ma DIMINUIRA’ la forza…. Ovvero, per ottenere lo stesso risultato dovrete premere con più forza il pedale del freno.
Mentre una pompa “minorata” sarà esattamente l’opposto..
Inutile dire che superfici dei pompanti lato pinza e cilindrata delle pompe vanno scelte con criterio per trovare il giusto compromesso…. È una di quelle cose che rispetta la regola della “coperta corta”.
Poi vabbè ci sono tutti i vantaggi collegati al passaggio da una pinza flottante ad una fissa a pistoncini contrapposti con alto numero di pompanti... ma è un altro discorso e noi stavamo parlado di superfici
