Qui le due versioni con le camere di caricamento anulari aperte: a sinistra per B , D, H series e a destra per K ed F series con presa di aria laterale .
Qui sotto si può vedere la seconda camera di caricamento del ghiaccio secco, chiusa da apposito disco multistrato (alluminio/PVC) facilmente rimovibile per il caricamento

Per accertarci dei reali benefici della tecnologia cryo abbiamo anche condotto test comparativi su un banco frenato a correnti parassite BaPro, mettendo a confronto il Vp3 classico con il Vp3-R Cryo.
Linee sottili VP-3 R Cryo
Linee spesse VP3

I risultati come potete vedere nella sovrapposizione dei grafici sono straordinari, con una curva di potenza e coppia che da 3.5k si distacca nettamente e costantemente per tutto l'arco di erogazione, con un guadagno di 7 cv ed una capacita' di allungo ulteriore in favore del cryo di circa 400 rpm.
Durante il test abbiamo anche potuto rilevare che il VP3-R Cryo, pur non caricato di ghiaccio secco, ha fatto registrare un incremento di potenza rispetto al Vp3 standard di circa 2 cv e 2 Nm di coppia.
Preciso che la rullata e' avvenuta in condizioni molto penalizzanti per le prestazioni assolute ovvero a cofano chiuso e con benzina normale, poiché non eravamo alla ricerca di un valore assoluto di potenza ma di dati comparativi. Lo stesso dicasi per la mappatura della ecu, che essendo una mugen N1, non e' stato possibile adattare alle specifiche esigenze del Cryo. Riteniamo dunque che questo airbox possa esprimere risultati ancor piu' straordinari se mappato con s300 o Kpro o equivalenti ecu stand alone
Da ultimo, ma non meno importante, grazie ad una razionalizzazione delle fasi costruttive dell'airbox si e' riusciti anche a contenere i costi di produzione del VP3-R Cryo
