Non è così "a caso", c'è un motivo ben preciso e che va oltre la semplice riduzione del rumore di aspirazione.
Un motore aspirato necessita di un grande volume di aria ferma, fresca e pulita per funzionare al meglio. In passato si pensava a un volume d'aria pari a 7 volte la cilindrata, oggi nei motori più spinti si arriva a oltre 10 volte la cilindrata. 1000 cc=10 lt d'aria (a valle dell'elemento filtrante, ovviamente).
Perché diventa quindi importante avere un grande volume d'aria INERTE?
Per sfruttare l'effetto RAM.
In pratica quando il pistone dal punto morto inferiore (PMI) inizia a risalire verso il punto morto superiore (PMS), la miscela aria/benzina viene ancora aspirata, e il ritardo della chiusura della valvola di aspirazione consente appunto di ottimizzare questo fenomeno. Il ritardo di chiusura della valvola di aspirazione rispetto al PMI viene calcolato in base al regime in cui si vuole avere la coppia massima: più elevato sarà, più sarà necessario ritardare la chiusura della valvola.
Quando invece il regime di rotazione del motore è più basso che succede?
Che il ritardo di chiusura della valvola di aspirazione rispetto al PMI provoca l'inversione del flusso attraverso la valvola di aspirazione, cioè la miscela aspirata invertirebbe la sua strada.
Come si ovvia a questo inconveniente? Con una grande massa di aria (e quindi con maggior inerzia rispetto ad un volume ridotto), che nel momento di inversione del flusso attraverso la valvola di aspirazione agisce come un vero e proprio "pistone fluido" ottimizzando quindi il riempimento della camera di scoppio.
Da cosa nasce quindi l'esigenza di avere una presa d'aria che "entra" dentro alla cassa filtro? Dal motivo che un semplice buco provocherebbe maggiori turbolenze e perdite di carico, aumentando il rumore e riducendo la capacità di mandare in pressione il contenuto dell'airbox.
Quindi un condotto che entra dentro la cassa filtro favorisce l'effetto RAM, e ovviamente più lungo è (entro certi limiti prestabiliti) più il flusso viene stabilizzato.
Ora non lo trovo, ma posso dire di aver letto che un buon diametro della presa d'aria è due volte il diametro della gola del Venturi.
Parliamo ora dei filtri a cono: sono una c@g@t@ pazzesca di fantozziana memoria sul motore a 4t.
O meglio, sono un'applicazione particolare atta solo a migliorare la dinamica dei fluidi agli alti regimi.
Abbiamo detto che ai mediobassi regimi l'effetto RAM ci aiuta a evitare che il ritardo di chiusura della valvola di aspirazione rispetto al PMI provochi l'inversione di flusso, ottimizzando il riempimento della camera di scoppio grazie all'INERZIA del volume d'aria spostato; quindi ricordiamo l'equazione maggior volume=maggior inerzia.
Una maggior inerzia quindi non significa solo "pistone fluido" che ottimizza il riempimento, ma anche maggior resistenza al flusso.
Agli alti regimi la velocità di flusso a monte della farfalla deve essere maggiore, con un'inerzia minima.
Ecco che il filtro a cono raggiunge questo scopo: a fronte di un volume praticamente inesistente si ottiene la depurazione dell'aria e si riduce notevolmente l'inerzia dello stesso, ottimizzando l'aspirazione ad elevati regimi di rotazione.
Nella pratica, meno tiro in basso e meno progressione.
Infine due parole sui cornetti... in pratica, detto proprio all'acqua di rose, sono prolungamenti accordati (lunghezza, diametro e conicità calcolati) all'onda di pressione negativa esercitata dal pistone che scende dal PMS al PMI, a 3 0 4 picchi (armoniche direi) in modo tale da generare una riflessione dell'onda stessa dall'airbox sul cornetto stesso innescando un fenomeno che si può paragonare ad una vera e propria sovralimentazione.
Tralasciando un altro argomento che richiederebbe troppo tempo e cioè gli airbox in pressione ( rendono praticamente solo sopra i 200km all'ora) dove in formula 1 all'epoca degli aspirati sono stati fatti notevoli studi con risultati nell'ordine dei +50cv
Adesso basta vado a dormire
![Mecoyoni :meco](./images/smilies/meco.gif)