Incidente nel Rally delle Valli Ossolane: un morto e un ferito
Il navigatore di uno degli equipaggi del 44° Rally delle Valli Ossolane è morto ed il pilota è rimasto gravemente ferito in un incidente durante la gara che è stata sospesa dagli organizzatori. Il navigatore deceduto è Omar Pedrazzoli, 26 anni. Era a bordo della Clio super 1600 uscita di strada durante la gara, valida per la Coppa Italia 17ª zona. L'incidente si è verificato stamani durante la prova speciale di Montecrestese (Verbania), la settima delle nove prove in programma nel Rally partito ieri pomeriggio da Stresa con 192 equipaggi iscritti.
La vettura, con a bordo Pedrazzoli ed il pilota Davide Riedmann, 44 anni, è uscita di strada all'altezza della frazione di Nava ed è finita contro un albero. Per estrarre l'equipaggio sono intervenuti i vigili del fuoco di Domodossola. Riedmann è stato inizialmente ricoverato in gravi condizioni all'ospedale San Biago di Domodossola. Nel pomeriggio è stato poi trasportato al più attrezzato ospedale Maggiore di Novara.
Il tratto in cui l'auto è uscita di strada, all'altezza della frazione di Nava, è molto veloce e probabilmente il pilota può aver perduto il controllo del mezzo. Ma saranno gli accertamenti tecnici a ricostruire con precisione l'accaduto. Secondo la prima ricostruzione la Clio super 1600 ha urtato un muretto sul lato sinistro della carreggiata ed è uscita di strada dopo aver divelto il guard-rail sul lato opposto In quel tratto non c'erano spettatori e sono stati gli stessi altri piloti a dare l'allarme. Gli organizzatori e la direzione del Rally hanno immediatamente sospeso la gara.
All'arrivo dei soccorsi per Pedrazzoli non c'era più niente da fare, mentre Riedmann è stato portato in elicottero all' ospedale San Biagio di Domodossola i cui medici si sono riservati la prognosi per il fortissimo trauma cranico del pilota. Poi, viste le gravi condizioni, è stato deciso il suo trasferimento al più attrezzato Ospedale Maggiore di Novara dove i sanitari stanno valutando se sottoporto ad un intervento chirurgico: la sua corsa per la vita, al contrario di quanto accaduto al compagno, non è finita. Pedrazzoli da alcuni anni lavorava come autista di camion e escavatrici in Svizzera, ma viveva in Val Vigezzo, a Craveggia, dove la famiglia gestisce un ristorante. Pedrazzoli è stato sia pilota sia navigatore e in quest'ultimo ruolo si era conquistato un'ottima fama per precisione e capacità di gestione delle gare.