eddy ha scritto:
Finalmente Volta l'ha completata .
Il motore per ora è fermo alla potenza utilizzata nella manifestazione,ma sarebbe possibile elaborarlo a ben altre potenze se ci fosse l'interesse "dall'alto" di farlo.
http://www.ecv1.com/home.htm
"Nel 1988, la FIAT-ABARTH disassemblò completamente la ECV1 per riutilizzarne il telaio in fibra di Carbonio su un nuovo prototipo. Questo fu disegnato dallo stilista torinese CARLO GAINO e rinominato come LANCIA DELTA ECV2. Il motore, lo stesso montato sulla ECV1, utilizzava lo schema TRIFLUX con opportuni aggiornamenti. Furono adottati intercoolers acqua –aria e sistemi di aspirazione e scarico di nuovo disegno. Il peso della vettura scese sino a 910 Kg. Fu dipinta di Bianco Perla e decorata con emblemi Martini, lo storico sponsor di Lancia. Con la chiusura definitiva del Gruppo B e la conseguente impossibilità di proseguire con il progetto, l’ ECV2 fu consegnata al Museo Lancia di Torino dove si trova tuttora.
Una vettura incredibile da osservare ma impossibile da guidare perché non sviluppata sia nella telaistica che nel motopropulsore. ECV1 ed ECV2 sono gli ultimi epigoni del gruppo B e testimoniano l’enorme ulteriore sviluppo che tale formula avrebbe potuto avere.
Giuseppe Volta, durante gli anni ’70 e ’80 ha collaborato direttamente con l’Abarth. La sua azienda VOLTA RACING era concepita per lo sviluppo di idee e di concetti da realizzarsi rapidamente in forma di prototipi “dimostratori” a servizio del reparto corse leader nel mondo."
E per la 'ricostruzione' :
"Egli, grazie a questo rapporto di fiducia reciproca, e forte di anni di successi nelle corse su strada, ha potuto acquistare, dopo la fine del Gruppo B, una buona parte della componentistica in Carbonio della ECV1, tranne che il telaio composito diventato poi la base della DELTA ECV2.
Volta ha potuto così riassemblare in maniera scrupolosa il prototipo DELTA ECV1 Evo 87 utilizzando sia le parti originali in materiali compositi che il telaio della DELTA S4 rinforzato da pannelli in fibre di Carbonio, sicuramente in linea con quanto avrebbe fatto l’Abarth a suo tempo pensando ad un impiego rallistico della vettura.
Il motore TRIFLUX è stato interamente smontato e riassemblato utilizzando in parte materiale di nuova generazione. Il controllo sequenziale delle turbine è stato modificato per avere un’erogazione più fluida e meno brutale, così come il dispositivo di raffreddamento ad olio aggiornato con uno attuale denominato “LAMINOVA OIL-COOLER”.
La cinematica delle sospensioni e’ stata modificata per adattarle all’utilizzo di moderni pneumatici molto più performanti rispetto a quelli dell’epoca ormai introvabili. Tutte le altri parti meccaniche mancanti sono state integrate grazie al supporto dei fornitori d’origine, mentre si è reso necessario utilizzare particolari di moderna costruzione laddove non si è reso possibile reperire pezzi originali.
Tutto questo lavoro è stato effettuato con l’aiuto e l’assistenza di ex dipendenti del Reparto Corse Fiat Abarth."
A Torino potrebbero anche tirar fuori anche la ECV2 che hanno al museo.