Viaggio in ... Japan !!! [tanto da leggere e tante foto]

[BLaCK DRaGoN]

Tokyo

23 settembre
In mattinata raggiungiamo Malpensa, accompagnati dai genitori di lei, espletiamo le formalità per l'imbarco e iniziamo la nostra avventura ... prima tappa Abu Dhabi, dove verrà effettuato uno scalo tecnico. Arriviamo in serata e, mentre attendiamo vagando per il terminal, apprezzo vivamente di aver smesso con le sigarette normali ...

vista la ressa sconsiderata per entrare nella smoking area del terminal; dopo un paio d'ore ci inbarchiamo ... con un piccolo esercito di soli giapponesi !!! ma gli occidentali dove sono finiti? vabbè ormai siamo in ballo ...


24 settembre
Dopo altre dieci ore di volo (sommate alle sei precendenti) e otto ore di fuso orario, atterriamo a Narita, l'aeroporto internazionale di Tokyo; passiamo i controlli doganali ed entriamo ufficialmente ... in Giappone!
Il primo impatto è con lo sportello per prelevare i contanti ... dobbiamo capire dove siamo, cercare una mappa dell'aeroporto e le indicazioni per gli sportelli, dobbiamo trovarlo, ma anche capire come funziona ... insomma l'impresa non è proprio delle più facili ... ma incredibilmente ci riusciamo! abbiamo anche gli YEN.
Cerchiamo di capire dove si prende il treno Narita Express che ci porterà in centro città (ed il tragitto non sarà proprio breve, considerato che la metropoli Tokyo conta circa 25 milioni di abitanti ... ): basta leggere, no? peccato che il 90% delle scritte sia in ... giapponese!
Come fanno quindi due turisti normali in questa situazione? Chiedono informazioni .... ed è quello che facciamo anche noi, e scegliamo per l'esordio un poliziotto ... che ci sembra tale per la divisa che indossa .. però non porta la pistola, bensì un bastone di legno alto circa un metro ... ehm ... mi vengono in mente Karate Kid e i film di Bruce Lee ... Sfoderiamo il nostro inglese e il poliziotto ci risponde in ... giapponese, ovviamente. Riusciamo comunque ad intuire cosa voleva dirci, e troviamo il binario giusto.
Dopo un'oretta di viaggio, arriviamo alla nostra stazione, Shinjuku. E' una struttura gigantesca, occupa mezzo quartiere, e possiede una struttura sotterranea infinita ... un esempio? Le uscite della parte sotterranea, dove siamo arrivati noi, sono numerate per comodità ... ottimo, tranne per il fatto che vanno da 1 a ... 58 !!!! E noi quale dobbiamo usare? Dunque, il nostro albergo è a nord-ovest, guardando la cartina stampata da Internet; controlliamo su una delle mappe che si trovano in stazione e scopriamo che siamo fortunati, perché ci sono soltanto 16 uscite targate nord-ovest ... perdiamo parecchio tempo ma, sfruttando anche il cellulare ed il suo gps integrato, riusciamo ad uscire dal labirinto e a raggiungere il nostro hotel Ibis. Posate le valigie, ci precipitiamo fuori perché ... siamo in Giappone!!
Facciamo un giro perlustrativo del nostro quartiere, che è molto vivo, stracolmo di gente, luci al neon, locali per mangiare, un enorme casino insomma!

Concludiamo la nostra prima giornata acquistando da mangiare nel primo di una lunga serie di supermercati aperti 24 ore... sushi e bento (scoprirete in seguito cos'è), che ci portiamo in camera anche per non fare troppo tardi ... da domani si comincia sul serio!


25 settembre
Iniziamo la giornata con ancora le vecchie abitudini italiane/europee/occidentali ... il caffè! Vero tenta la fortuna entrando in un locale gestito da giapponesi che si chiama Caffè-Veloce ... un nome un programma ... e ne esce parecchio delusa, dopo un caffé che sembrava acqua sporca ...
Ci dirigiamo verso il palazzo imperiale; è nuvoloso, c'è un discreto venticello, ma non piove. Facciamo un giro tra i giardini, imponenti e tenuti in modo maniacale; da quel che leggiamo, qui risiede ufficialmente l'imperatore del Giappone, in un palazzo con annesso giardino che occupa l'equivalente di un grosso quartiere ... terminata la visita, decidiamo di dirigerci verso Akihabara, il regno dell'elettronica (faccia del sottoscritto: ). Arrivati nel quartiere, iniziamo ad incontrare un milione di negozi che vendono tutti elettronica e affini, con ragazze vestite in modo alquanto colorato e molte sale giochi.

Ad un tratto, girando un angolo, ci imbattiamo nel primo tempio ... completamente immerso nel contesto urbano:

Sempre a piedi, continuiamo a girovagare, fermandoci per mangiare un pasto veloce a base di sushi, riso con un gusto strano e the freddo, lungo la strada che ci porterà al prossimo quartiere: Ueno

dopo aver visitato il parco ci addentriamo nelle vie del mercato all'aperto, molto caratteristico, perché lungo la linea della metropolitana.

Notiamo che le ragazze, soprattutto quelle giovani, camminano storte, al contrario di chi ha i piedi piatti, puntando quindi la punta del piede verso l'interno ... ma non la fa una ragazza su 100, bensì una ragazza su 5 o 6 !!
Scopriremo alla fine della vacanza che la teoria prevalente sia che le ragazze giapponesi non sanno camminare sui tacchi, ma la moda giovanile impone tacchi vertiginosi, di conseguenza per evitare di cadere tendono a stringere il piede verso l'interno ... l'abbiamo presa per buona ...
Durante la lunga passeggiata, ci viene sete ... dove poter acquistare qualcosa da bere? Beh, in Giappone ogni 100 metri si incontrano un numero esagerato di distributori automatici ... come questi:

Il primo impatto è... interessante, perché chiaramente le istruzioni sono soloin lingua giapponese, ma durante la vacanza li abbiamo sfruttati parecchio (anche perché non si trovavano soltanto in centro, o nelle grandi città; li abbiamo scovati nei posti più sperduti ed impensabili!). Il sottoscritto, per entrare nello spirito vacanziero, decide di bere una simpatica bevanda alla ... banana! Vero ripiega su un più semplice caffelatte ... così pensa lei, infatti la scelta si rivela poco felice ... dato che sa di tutto tranne che di caffelatte ...
Rientriamo in hotel passando per il quartiere Kabukicho, considerato una meta del divertimento un po' a luci rosse ... e in effetti ... però è vicino al nostro hotel, quindi va bene lo stesso. Ceniamo mangiando noodles in umido e a secco, oltre a riso che sembra condito con il curry.

26 settembre
Oggi c'è il sole! Ottimo per continuare a scoprire questa gigantesca metropoli. Decidiamo di iniziare la giornata con la visita delle torri del governo, che sono a dieci minuti a piedi dal nostro hotel ... appena entrati, mentre ancora cerchiamo di capire cosa fare e dove andare, veniamo abbordati da una simpatica signora giapponese che in inglese ci spiega che lei è una volontaria che accompagna gratuitamente i visitatori nella struttura governativa ... come non approfittarne? Giriamo quindi con lei tutta la struttura, visitando anche zone non aperte normalmente al pubblico, tipo questa:

saliamo fino all'ultimo piano e la guida ci fa notare che purtroppo oggi, causa foschia, non si riesce a scorgere il monte Fuji ... in compenso però il resto della città è impressionante...

Ci spostiamo in direzione mercato del pesce (il più grande del mondo!) che si dovrebbe visitare, per vedere l'asta dei tonni, tra le 5 e le 7 del mattino ... diciamo che noi ci accontentiamo di arrivarci per pranzo... !
Arrivati a Tsukiji non troviamo nessuno, è praticamente deserto ... però girovagando scopriamo la parte esterna del mercato .. piena di mini-locali dove il pesce fresco viene cucinato ... e potete immaginare la logica conclusione

Dopo pranzo, sempre a piedi, ci dirigiamo verso il quartiere Ginza, dove ci sono i negozi delle grandi firme, la gente vestita all'ultima moda, ed il Sony Building.
Ci spostiamo quindi verso Asakusa, attratti dal fatto che viene descritto come un quartiere che ha mantenuto la semplicità del vecchio stile giapponese: beh, è sicuramente piacevole passeggiare per le vie senza grattacieli, luci al neon e musica a tutto volume, quello che un po' ci preoccupa è la gestione dei cavi qua in Giappone ....

Dopo una veloce merenda per strada, andiamo a visitare il tempio Senso-ji, davvero molto bello

ed il suo mercatino, dove finalmente troviamo dei souvenir!!
Rientriamo quindi verso l'hotel camminando per strade abbastanza buie e ci fermiamo a cenare in un locale della catena Mos Burger, la versione giapponese del McDonalds ... è tutto molto simile, tranne per il fatto che si può gustare l'hamburger di riso ... dove il pane è sostituito dal riso, appunto! buonissimo


27 settembre
E' di nuovo una bella giornata, ne approfittiamo e con una lunga e piacevole passeggiata giungiamo al parco Yoyogi, andando a visitare il santuario Meiji, immerso in una splendida foresta

Attraversiamo quindi il quartiere Harajuku, lungo la via centrale molto affollata, spostandoci poi nelle vie laterali, anche più piacevoli

Sempre a piedi (ma quanto stiamo camminando oggi ?!?) andiamo alla ricerca del famoso incrocio del quartiere Shibuja, il più caotico del Giappone ... ecco le prove:

e troviamo la famosa statua di Hachico !!

Prendiamo (finalmente!) la metropolitana per tornare ad Harajuku sperando di incontrare gente stravagante... dato che questo quartiere è abbastanza famoso per i ragazzi alternativi.
Non incontriamo gente particolare, in compenso possiamo apprezzare la semplicità della metropolitana a Tokyo ...

Avendo ancora un po' di tempo, raggiungiamo Aoyama sempre con la metropolitana per visitare lo show room Honda (chissà perchè.... ), quindi rientramo con calma a piedi verso l'hotel per la cena, a base di tempura!


28 settembre
Ultimo giorno a Tokyo ... decidiamo di restare in città, perché preferiamo scoprire qualche quartiere nuovo o ritornare in quelli che ci sono maggiormente piaciuti. Come prima tappa dobbiamo scambiare il nostro voucher per entrare in possesso dell'InterRail (Japan Rail, per l'esattezza) ... non è proprio così semplice, comunque riusciamo nel nostro intento: siamo pronti a sfruttare la Yamamote (servizio ferroviario urbano)!
Andiamo nel quartiere Ikebukuru, per visitare lo show room Toyota (giusto cinque piani di esposizione...!). Dopo ritorniamo a Ueno per effettuare gli ultimi acquisti al mercato; a questo punto decidiamo di tentare la fortuna e andiamo al quartiere Ryogoku, famoso per le scuole di sumo ... sperando di incontrare un lottatore che magari sta andando a mangiare ... e siamo fortunati!!

notare le calzature ...
E' ora di pranzo: dove potremmo mangiare? Ovvio, torniamo al mercato del pesce. Pranziamo con sushimi di tonno e salmone ... fantastico. Per digerire con tranquillità, ci spostiamo verso il fiume Sumida, attraversando un bel parco, dove ci imbarchiamo per una breve crociera sul fiume, raggiungendo in questo modo il quartiere Asakusa. Durante la navigazione passiamo davanti alla fabbrica della birra Asahi...

Riprendiamo il treno metropolitano e quindi la monorotaia per raggiungere Daiba; notate la disposizione delle persone che attendono l'arrivo del treno ... proprio come le nostre code ...

La giornata sta finendo .... torniamo a Shinjuku e cerchiamo un locale per mangiare. Vista la difficoltà di interpretare le scritte in giapponese e la costante assenza dell'inglese, ci orientiamo verso i locali che facilitano un po' la comprensione del menu ...

sono delle opere d'arte! Ceniamo con un'insalata per lei ... sopra un letto di udon freddi! ed un piatto con ingredienti abbastanza misteriosi per me ...
Un'ultima chicca mentre rientriamo in hotel: le dimensioni delle strisce pedonali ... !!!

Buonanotte, domani si inizia a viaggiare

[BLaCK DRaGoN]

il Monte Fuji e Takayama

29 settembre
Con la Yamamote line raggiungiamo Tokyo station per prendere il nostro primo treno proiettile, lo Shinkansen
Qualche minuto prima che arrivi, notiamo delle signore, vestite tutte allo stesso modo, che si posizionano vicino al binario ... chi sono? che vogliono? essendo il primo treno in assoluto, decidiamo di vedere cosa avrebbero fatto gli altri passeggeri, sicuramente più esperti di noi ...

Il treno arriva (ovviamente in perfetto orario), si ferma ed i passeggeri scendono ... a questo punto, invece di far salire i passeggeri in attesa, le signore salgono sul treno e chiudono le porte ... mi avvicino quindi al finestrino del vagone più vicino a me per capire cosa sta succedendo: in cinque minuti provvedono a spazzare per terra, svuotare tutti i cestini, cambiare i poggiatesta e girare i sedili per rispettare il nuovo senso di marcia ( ) ... quindi escono dai vagoni, fanno un inchino rivolto al treno e fanno cenno ai passeggeri, che sono rimasti diligentemente in fila, che ORA possono salire sul treno ... sono rimasto qualche minuto a bocca aperta ... !
Saliamo e iniziamo il nostro primo trasferimento, che ci porta come prima tappa ad Odawara, dove cambiamo treno per dirigerci verso Miyajima ... si noterà che siamo usciti dalla metropoli ... ?

Raggiungiamo a piedi la nostra nuova base, il Fujiya hotel e lasciamo le valigie dato che è ancora presto per avere già la camera a disposizione. Forse abbiamo scelto un albergo un po' esagerato ... ma chissenefrega!

Torniamo in stazione e prendiamo un nuovo trenino per Gora, dove cambiamo ancora mezzo di trasporto e prendiamo la funicolare che ci dovrà portare sul monte Sounzan ....

perché tutto questo giro? per il motivo che si svela davanti ai nostri occhi dopo qualche minuto ...

il monte Fuji ! chi non l'ha visto e rivisto mille volte nei cartoni animati giapponesi ... ? ed ora è lì, proprio davanti a noi !
Raggiungiamo la cima del monte, che è un ex-vulcano, con molte sorgenti sulfuree, un posto molto frequentato dai giapponesi, e credo si capisca il motivo ....

Dato che non ci facciamo mancare niente, ne approfittiamo per assaggiare un paio di specialità del luogo: le uova nere (normali uova di galline cotte però in una pozza sulfurea, che conferisce loro una colorazione esterna nera ed un gusto di ... zolfo!), ma il sottoscritto alza l'asticella assaggiando e apprezzando il gelato al gusto ... wasabi!! colore verde chiaro e gusto ... piccante!! fantastico ... da lacrime agli occhi .. in tutti i sensi

Scendiamo verso il lago Ashi-ko con la funivia Togendai, e ci imbarchiamo (per non farci mancare nulla...) su una nave-galeone per raggiungere la riva opposta dove si trova Hakone-machi

Decidiamo di fare due passi lungo la strada che collega il paese a Moto-Hakone, camminando in mezzo ad uno stupendo bosco di cedri secolari, immersi nella natura. Si fa buio, prendiamo l'autobus per tornare al paese dell'hotel. Facciamo la spesa in un piccolo supermercato lungo la strada, acquistando cibo ... almeno crediamo ...
Il nostro hotel è dotato di doccia/vasca in cui si può usare l'acqua calda termale naturale che sgorga dalla montagna! Inoltre ci vengono forniti yukata (la versione per la casa del kimono, l'equivalente della nostra vestaglia), cintura e ciabatte stile infradito giapponese. Andiamo a dormire presto perché domani sarà un'altra giornata impegnativa
Nota: a posteriori abbiamo fatto due conti per capire quanto ci fossero costati i trasporti utilizzati in questo fantastica giornata ... abbiamo superato i 40 euro ... a persona! ... ma ne è valsa la pena


30 settembre
Prendiamo di buona mattina il trenino per scendere verso Hakone, quindi da Odawara saliamo sullo shinkansen per andare a Nagoya, dove cambiamo ancora per prendere una linea locale che in mezzo al verde ci porta fino a Takayama.

E' un paese sopravvissuto a qualche terremoto, che ha mantenuto la sua natura di paese di bassa montagna, ed è davvero una piacevole scoperta.
Usciti dalla stazione, dopo aver trovato (stranamente senza perderci...) la nostra sistemazione per i prossimi due giorni, iniziamo la perlustrazione attraversando la parte nuova della città... che mantiene comunque uno stile giapponese

Tutto cambia quando raggiungiamo il ponte, che intuiamo divida la parte più moderna dal centro storico ...

Purtroppo il tempo cambia rapidamente, inizia a piovere e fa freddo. Ma vale la pena girare lo stesso ...

Camminiamo tra fabbriche di sake, botteghe di piccolo artigianato, case in legno; visto che siamo bagnati fradici, decidiamo che è ora di tornare nel nostro ... ryokan!

Alloggiamo all'Hidatakayama Guesthouse, molto comoda perché vicino alla stazione. Abbiamo una camera privata, il bagno in comune e la cucina a disposizione. Una volta asciugati, chiaccheriamo un po' con Shingo, il proprietario. Usciamo per cena e mangiamo noodles in brodo con maiale.
Rientramo e ci prepariamo per andare a dormire .. nel senso che dobbiamo farci il letto, pardon futon !! Speriamo che la schiena domani non sia a pezzi...

[BLaCK DRaGoN]

l'ultimo Samurai e Kanazawa

01 ottobre
Ci svegliamo sul futon, con la schiena in buone condizioni! La giornata non promette bene, piove ancora, anche se a tratti (scopriremo in seguito che la pioggia, soprattutto del giorno prima, è stata causata dalla coda di un potente tifone che ha colpito il Giappone, e che a Tokyo ha fatto anche parecchi danni ...), ma decidiamo lo stesso di andare a visitare Shirakawa-go. Ci vogliono circa 40 minuti di autobus (e 43 euro a persona!) per raggiungere questo folk village, uno splendido paese di montagna, con le casette di legno in stile gassho-zusuki. E' nella regione dove hanno girato l'Ultimo Samurai, famoso film con Tom Cruise.

Le case hanno il tetto spiovente, fatto di fieno, e la cosa più particolare è che sono tenute insieme soltanto dalle corde, non viene utilizzato il metallo per consolidare le strutture ... incredibile!

continuiamo il giro del paese .... il tempo non migliora ma il posto trasmette intatto il suo fascino ...

Entriamo in Wasa house, lasciando ovviamente le scarpe all'ingresso, che è una delle abitazioni aperte al pubblico, perché questo paese è vivo, la gente ci abita veramente, non è stato creato ad arte per i turisti.

Mangiamo cibo da strada e, mentre siamo seduti davanti ad un negozio di souvenir, veniamo abbordati da una coppia di giovani giapponesi con i quali scambiamo, in inglese, quattro chiacchiere. Ci raccontano che sono web designer di Tokyo in vacanza, e si stupiscono delle nostre tre settimane di ferie (per loro la vacanza lunga è di dieci giorni ...); in compenso siamo noi a rimanere attoniti quando ci raccontano che il loro orario normale di lavoro è dalle 9 di mattina (anche 10, Tokyo è realmente caotica) fino alle 22-23 ... !
Ci raccontano che sono già stati in Italia (sembra che tutti i giapponesi con cui parliamo siano già stati in Italia... !) e poi il discorso vira sui cartoni animati ... Holly & Benji (ovvero Captain Tsubasa) riscuote parecchio successo, così come Occhi di Gatto e Mimi Ayuhara, soprattutto il mitico Mr Mitamura
Dopo la chiacchierata, decidiamo di fare shopping: acquistiamo cibo tipico e un paio di cappelli stile mondina giapponese.
Ritorniamo al parcheggio degli autobus e lo riprendiamo per fare ritorno in città. C'è ancora luce, ne approfittiamo per visitare la parte a ridosso delle montagne, dove dovrebbero esserci molti templi. In effetti è così, è realmente pieno ...

Facciamo una lunga camminata percorrendo la strada principale di un quartiere che è stato ribattezzato la piccola Kyoto, proprio per la concentrazione di templi; non incontriamo praticamente nessuno, ed il posto assume ancora maggior fascino ...

Il sole per oggi ci saluta, quindi rientriamo in centro città, evitando di passare dal parco (che non ha illuminazione) e sfruttiamo le poche auto che incontriamo per vedere meglio la strada. Scegliamo un locale molto caratteristico per cena: cucinano un solo piatto! Ma ne vale la pena: ramen

Rientramo nel nostro ryokan e scopriamo che si è popolato: ora ci sono una coppia australiana con quattro (...!) figli ed una ragazza olandese che vive a Pechino.


02 ottobre
Dato che abbiamo il treno verso le 11, ne approfittiamo per fare un giro al mercato locale, dove proviamo alcune stranezze locali ... in particolare una sorta di mash mellow in stile giapponese e dei piccoli panini ripieni di marronata! Rientramo e con i nostri bagagli andiamo in stazione per prendere il primo dei due treni che, cambiando a Toyama, ci porteranno a Kanazawa. Per non sbagliare, acquistiamo due bento per fare pranzo in treno. Buoni ... !!

Arriviamo a destinazione, e cerchiamo l'hotel che per comodità abbiamo scelto molto vicino alla stazione ... peccato che ci sono due hotel a dieci metri di distanza che hanno praticamente lo stesso nome ... evitiamo per un pelo di entrare in quello sbagliato! Ci accolgono stranamente con troppa gentilezza, e scelgono anche di accompagnarci in camera; scopriamo ben presto il motivo: ci hanno omaggiato di una suite, visto che siamo honeymooners ... ah si? 60 metri quadrati di stanza d'albergo, con ingresso, un enorme locale con un divisore che crea la zona notte e la zona giorno, ognuna con la propria tv da 40 pollici, due lavandini e vasca idromassaggio ... beh, grazie!!
Scegliamo di noleggiare le bici, anche se qualche nuvola minacciosa rischia di farci desistere ... si rivela una scelta felice, perché riusciamo a girare senza stancarci troppo e a visitare praticamente tutti i luoghi di interesse della città, anche se onestamente non c'è molto da vedere.

Decidiamo di fermarci a visitare un tempio denominato Ninja, perché pieno di trabocchetti, passaggi segreti e illusioni strutturali (porte nascoste, passaggi e botole); si può accedere soltanto con visita guidata, rigorosamente in giapponese ... vorrà dire che guarderemo le figure! La cosa più divertente ci capita però mentre aspettiamo: finisce un'altra visita guidata e molte persone escono dalla struttura ... noi siamo seduti in attesa di venire chiamati, quando si avvicina un signore che molto educatamente ci dice che lui è l'insegnante della scolaresca appena uscita e che le sue studentesse gradirebbero molto poter fare una foto ricordo con ... noi! Ci guardiamo un po' stupiti ... ma ovviamente accettiamo, e coinvolgiamo anche la ragazza tedesca con la quale stavamo chiaccherando nell'attesa; questo è il risultato:

only in Japan!
Ci spostiamo, sempre in bici, per andare a visitare uno dei parchi più belli di tutto il Giappone, il giardino Kenrokuen.

Purtroppo la foto non gli rende giustizia, anche perché siamo al crepuscolo. La cosa divertente è che non paghiamo l'ingresso perché il custode guarda l'ora e ci spiega, in anglo-giapponese, che tra meno di mezz'ora il parco chiuderà, quindi ci fa entrare gratis
Cambiamo completamente genere e ci mettiamo a girovagare prima per il quartiere delle geishe, quindi ci spostiamo nel quartiere dei samurai: anche se è ormai buio, si riesce ancora a coglierne il fascino.

Arriva l'ora della cena ... iniziamo il nostro solito giro di perlustrazione, cercando un locale con il menu in inglese (molto difficile) o che abbia le riproduzioni dei piatti (ma sembra ci siano solo a Tokyo...); mentre siamo fermi davanti ad un locale, si ferma un signore giapponese di mezza età, e ci propone di scattarci una foto:

Ci chiede se stiamo cercando un posto in particolare, e noi gli rispondiamo che vorremmo assaggiare il sashimi, dato che siamo in una città di mare e abbiamo letto che è una specialità ... il signore conosce il locale davanti al quale siamo fermi, ma lo considera caro ... ci propone quindi di seguirlo alla ricerca di un locale migliore. Nonostante qualche mia reticenza iniziale (non si sa mai...) lo seguiamo e dopo un buon quarto d'ora si infila in una viuzza ed entra velocemente in un locale; noi rimaniamo fuori in attesa di capire ... dopo un minuto esce solo con la testa e ci fa cenno di entrare!

Come si può facilmente notare, la lettura del menu non era molto fattibile per noi ... L'interno del locale non è sicuramente più semplice, sotto ogni punto di vista!

Come finisce? Che passiamo la serata con lui, al quale parliamo in inglese e che ci aiuta con le ordinazioni, facendoci anche assaggiare cibi che probabilmente mai ci saremmo azzardati ad ordinare ... oltre ovviamente al sashimi, tanto cercato, che è davvero squisito.

Conclusa la cena, lo ringraziamo per la gentilezza e la disponibilità, e rientramo in hotel, visto che domani ci aspetta un altra giornata impegnativa.

[BLaCK DRaGoN]

Kyoto e Nara

03 ottobre
Recuperiamo i bagagli e andiamo in stazione per prendere il prossimo shinkansen con direzione Kyoto. Ciò che vediamo non fa che confermare la creatività degli architetti giapponesi ...

In paio d'ore di viaggio arriviamo, io comunque ne approfitto per mangiarmi un bento in treno
L'arrivo alla stazione è sicuramente d'impatto: è enorme, futurista, c'è da perdersi

Prendiamo la metropolitana, troviamo abbastanza agevolmente il nostro hotel dove lasciamo (come al solito) le valigie, e iniziamo la visita di questa nuova città; come prima tappa scegliamo il castello, che possiede una caratteristica realmente unica: sembra che i pavimenti delle stanze riproducano, sotto il peso delle persone che camminano, il suono di un usignolo. Verifichiamo di persona che in effetti il rumore emesso da quello che dovrebbe essere lo scricchiolio ricorda il cinquettio di un usignolo ... incredibile!

L'esterno della struttura è davvero bello, ma ciò che riesce a lasciarci a bocca aperta, è la porta d'ingresso ... immensa!

Conclusa la visita, ci dirigiamo verso il parco che comprende il Padiglione d'Oro, particolarmente famoso in Giappone: non rimaniamo delusi.

Concludiamo la giornata nel quartiere Gion, che giriamo tra i negozi, i chioschi per il cibo (assaggiamo uno squisito dolce caldo al gusto di the verde) e i templi (che sono davvero dovunque)

04 ottobre
Ci svegliamo abbastanza presto, decisi a noleggiare due bici per girare la città, ma purtroppo il tempo non ci viene incontro, quindi ripieghiamo su un abbigliamento consono alla pioggia e partiamo per una nuova giornata.
Passeggiare per le vie di Kyoto che si sta svegliando è realmente suggestivo ...

Lungo la strada che ci dovrebbe portare al Nishiki Market facciamo degli incontri indubbiamente caratteristici:

Arriviamo al mercato e cerchiamo qualche specialità da portare a casa; mentre mangiamo spiedini di pesce e dolci al the verde con ripieno di fagioli rossi, troviamo un negozio specializzato nel riso: il problema è un chilo costa 5 euro ! Non va meglio a Vero con il negozio del the verde: una qualità normale di the costano 10 euro per 100 grammi ... usciamo quindi a mani vuote. Sempre a piedi ci spostiamo in un altro quartiere con templi, e l'indizio ci arriva da ciò che incontriamo lungo la strada:

La nostra meta è il tempio Kinkaku-ji, che contiene il famoso Padiglione d'Argento, con un giardino in perfetto stile zen, in cui la ghiaia non viene soltanto pettinata ma vengono create delle forme come un'onda del mare o una montagna. La struttura immersa nel parco è molto suggestiva

Dato che Kyoto viene considerata la capitale dei templi in Giappone, ci spostiamo verso il Nanzen-ji, che decidiamo di non visitare all'interno perché rimaniamo letteralmente estasiati già all'ingresso ...

Dovrebbe essere una delle strutture in legno più grandi esistenti.
L'ultimo tempio che riusciamo a visitare prima che cali il buio viene considerato dagli stessi giapponesi il più bello: si tratta del tempio Kinkaku-ji. Obiettivamente non hanno tutti i torti: si tratta di una struttura enorme immersa nel bosco, su più livello, con templi, pagode e passaggi.

Per concludere la giornata torniamo nel quartiere Gion e ceniamo con due ottime crepes, in versione giapponese.


05 ottobre
Oggi andremo a Nara, vecchia capitale del Giappone. Prendiamo lo shinkansen che in tempi rapidi ci porta a destinazione. La giornata è bella, quindi ne vorremmo approfittare per noleggiare due bici: per farlo ci rechiamo al box informazioni per chiedere dove recarci; il sottoscritto passa una decina di minuti buoni a discutere con l'impiegata, che per qualche motivo a me ignoto non vuole indicarmi quale strada devo fare per trovare il negozio di noleggio bici. Dopo qualche insulto in lingua italiana riesco a farmi una vaga idea, e con l'aiuto prezioso di Vero, che intuisce in quale traversa girare, troviamo finalmente le bici!
La particolarità di questa città sono i suoi abitanti ... a quattro zampe, che si dimostrano indubbiamente ospitali ma anche parecchio curiosi ...

forse voleva semplicemente aiutarci dato che avevamo problemi di orientamento?

L'integrazione dei cervi è talmente evoluta che racconto a Vero di aver visto due cervi attraversare una strada ... sulle strisce !!!
L'inizio della nostra visita si dimostra particolarmente promettente sin dal primo tempio:

Ci spostiamo quindi, immersi in uno splendido parco, verso il tempio Todai-ji, particolarmente famoso per ciò che contiene.

La struttura principale è la più grande costruzione di legno del mondo (un dato per comprendere: l'altezza della struttura è 57 metri ...)
Ma è soltanto avvicinandoci e raggiungerndo l'ingresso principale che possiamo finalmente ammirare il motivo percui è tanto famosa:

Contiene infatti un buddha in bronzo alto 15 metri! Lo spettacolo ci lascia senza fiato ...
Purtroppo non possiamo restare troppo tempo perché molte altre attrazioni ci aspettano: ci spostiamo sempre all'interno dell'enorme parco verso il santuario Kasuga Taisha, famoso per le 3000 lanterne, che si raggiunge percorrendo una strada costellata di lanterne di pietra:

Arriva l'ora di pranzo, quindi ci spostiamo, con le nostre odierne compagne di viaggio (le bici), nel quartiere più moderno dove si può fare shopping e mangiare cibo da strada, su cui chiaramente ricade la nostra scelta. Mentre ritorniamo verso la stazione, facciamo ancora in tempo a dare da mangiare dei biscotti ai cervi, che ringraziano e con il loro entusiamo rischiano anche di mangiare la maglietta a Vero e sbattere per terra il sottoscritto.
Riprendiamo il treno per Kyoto perché vogliamo approfittare ancora della luce del sole per andare a visitare un altro famoso tempio che si trova ad Inari, un sobborgo della città.
A piedi arriviamo al tempio di Fushimi-Ku, molto famoso perché vi hanno girato il film Memorie di una Geisha. Ciò che lo rende speciale è il doppio corridoio di torii, lungo più di un chilometro!

Si è fatto ormai buio, quindi riprendiamo il treno per Kyoto e prima di concludere la giornata facciamo un ultimo giro per le antiche vie di Gion, che ci mostrano tutto il loro fascino

[BLaCK DRaGoN]

Miyajima e Hiroshima

06 ottobre
L'inizio è abbastanza traumatico: ci siamo dimenticati nei giorni scorsi di prenotare il nostro posto sul treno shinkansen (la prenotazione è gratuita per chi possiede come noi il Japan Rail Pass); non sarebbe un grosso problema se non fosse che oggi è sabato! Ci hanno avvisati che sarà un problema prendere il treno, e considerato che abbiamo mezza dozzina di coincidenze, non possiamo perderlo! Arriviamo quindi in stazione mezz'ora prima abbondante, e Vero si precipita al binario per mettersi in coda, mentre io trascino tutte le valigie; quando arrivo, faccio fatica a trovarla, tanta gente c'è già in coda sul binario! Considerata però la precisione assoluta con cui i giapponesi si dispongono ma soprattutto rispettano la coda, con calma capisco dove si trova e la raggiungo. All'arrivo del treno la pensilina è stracolma di gente; di nuovo, Vero all'apertura delle porte si fionda in carrozza, e recupera un paio di posti, mentre io con qualche difficoltà sposto tutto il bagaglio: abbiamo i posti a sedere! Alla partenza del treno, almeno una ventina di persone sostano nel corridoio in piedi ...
Approfittiamo del viaggio per mangiare qualcosa: due bento con tempura di carne e pesce, oltre ovviamente all'immancabile riso.
Arrivati ad Hiroshima, prendiamo il treno metropolitano per raggiungere il porto, dato che dobbiamo prendere un traghetto per raggiungere l'isola di Miyajima; ci imbarchiamo e dopo una decina di minuti attracchiamo.

Quello che vedete nella foto è il tori del tempio Itsukushima, uno dei tre posti più famosi di tutto il Giappone!

Raggiungiamo a piedi il nostro hotel, per posare le valigie, e notiamo che anche in quest'isola ci sono i cervi in libertà ... bello! Iniziamo visitando il tempio visto poco prima dal mare, che poggia su palafitte:

guardando verso la terraferma, capiamo perché questo posto viene considerato tra i più belli...

Giriamo per le vie del paese e troviamo molti negozietti che propongono specialità del luogo, tra cui le ostriche calde cotte alla griglia, e dei biscotti particolari. Ci incamminiamo quindi nell'entroterra per raggiungere l'area dei templi buddisti

La vista merita: incontriamo i primi templi, che sono costruiti su più livelli, sfruttando il dislivello della collina.

Rientriamo in hotel, perché sappiamo di avere la cena compresa nel prezzo della camera (che è costata veramente tanto, ma la struttura è spettacolare!). Verso le 18 ci viene servito un the giapponese in camera, e ci viene anticipato che la cena inizierà alle 19 ...
Arriva l'ora e la cena viene portata in camera ... e servita da una ragazza in kimono: fantastico!

Ci fa capire che parla soltanto giapponese, ma cercherà di spiegarci a gesti come dovremmo consumare le varie pietanze: ci sono degli antipasti freddi, una teiera con del brodo molto caldo da consumare con altri alimenti, pesce crudo e verdure da cuocere in acqua bollente; una griglia di terracotta sulla quale cucinare carne tagliata a listelli e altra verdura, quindi un the freddo, anche del saké; riso in recipienti di ceramica, quindi un miso caldo, e ancora un dolce a base di the verde; una gelatina in brodo che forse è un dolce, ma onestamente non l'abbiamo capito
chiaramente mangiamo tutto, e questo è il ricordo più bello della serata:

Dopo cena ci chiedono gentilmente di uscire dalla stanza, per poter sparecchiare e preparare altro ... scendiamo quindi nella hall, dove assistiamo ad uno spettacolo di tamburi; dopo qualche minuto ci accorgiamo che siamo gli unici occidentali presenti in albergo ... ne siamo felici
Decidiamo di fare due passi per smaltire la cena e andare a vedere il tori. Siamo accompagnati da uomini in yukata e donne in kimono, ma anche da tanti cervi.

Questa foto è stata fatta prima di cena, perché dopo era realmente troppo buio

Rientriamo in albergo e, una volta saliti in camera, questo è ciò che troviamo:

buonanotte!

07 ottobre
Salutiamo gli ultimi cervi e ci rechiamo al molo per riprendere il traghetto in direzione terraferma. Dopo un breve tragitto in treno scendiamo alla stazione centrale di Hiroshima, quindi raggiungiamo l'hotel che è proprio dinanzi alla stazione. L'hotel Granvia è maestoso, con le scale mobili nella hall ... :woot: Come al solito, non abbiamo ancora la camera a disposizione, quindi lasciamo i bagagli e iniziamo la nostra giornata da turisti.
Prendiamo il tram per andare al Parco della Pace, uno dei posti sicuramente più famosi del Giappone ...

l'atmosfera che si respira è carica ... chiunque si incontri si comporta in modo rispettoso; la prossima foto è storia:

All'interno del parco si trova l'A-bomb dome, la campana della memoria, la fiamma (che verrà spenta quando non ci saranno più armi nucleari nel mondo), il monumento ai bambini ed il museo della Bomba, che ovviamente abbiamo visitato, e vi assicuro che ne vale la pena. Ciò che mi ha maggiormente impressionato, oltre alle memorie dei sopravvissuti, sono state le infrastrutture, rimosse dai luoghi di origine e trasportate nel museo, ferite dall'esplosione (porte, finestre, travi di metallo, pareti di cemento), ad esempio una porta di metallo pesante letteralmente piegata dallo spostamento d'aria ... davvero impressionante.

Pranziamo nel parco, gustando dell'ottimo sushi acquistato in un supermercato lì vicino, quindi decido di ritornare dinanzi ad una struttura simbolo non solo del parco o di Hiroshima, ma forse dell'intero Giappone, un'ultima volta, per avere ulteriori ricordi di questa giornata.

Ci spostiamo e andiamo a visitare il castello, chiaramente ricostruito, molto suggestivo all'esterno, deludente all'interno perché troppo finto.

In compenso nel parco in cui è immerso il castello scopriamo un'altra interessante testimonianza storica: uno dei tre alberi sopravvissuti all'esplosione della bomba atomica:

Cambiamo zona e ci mettiamo a girovagare per le vie del centro, tra locali per cantare (qua vanno letteralmente matti per il karaoke!), locali per giocare (il pachinco, che a quanto pare è il loro gioco nazionale) e locali per mangiare, che sono quelli che ci interessano maggiormente ...

Alla fine facciamo una scoperta a dir poco decisiva: troviamo un palazzo, composto da quattro piani, al cui interno ci sono, in ogni piano, locali per mangiare un'unica specialità: l'okonomiyaki ...
Entriamo e passiamo una buona mezz'ora girando di piano in piano per capire come sia possibile che esista un posto con una decina di locali per piano che propongono tutti la stessa specialità ... alla fine comunque ci fermiamo a mangiare una vera squisitezza!

Rientriamo in albergo e andiamo a dormire nella nostra stanza al 14° piano; domani si viaggia di nuovo!

[BLaCK DRaGoN]

Osaka e Kobe

08 ottobre
Prendiamo lo shinkansen per raggiungere la nostra ultima destinazione: Osaka.

Arriviamo in stazione e ... ci perdiamo! E' enorme ... con un po' di fatica capiamo cosa dobbiamo fare e dopo aver preso tre treni giungiamo finalmente nel quartiere Namba, dove troviamo velocemente il nostro ultimo hotel, il Dotombori. Abbiamo scelto un hotel poco appariscente... !

Ottima la camera, che ci viene data subito ... è la prima volta! Andiamo a fare un giro a piedi in direzione Den Den Town, quindi giriamo per il mercato coperto, assaggiando le specialità del luogo, in particolare a base di pesce (polipo), incontriamo un grosso centro commerciale (Namba Park); dire che questa città è caotica è un eufemismo ...

Ci spostiamo nella zona più frequentata, cercando il quartiere Amerikamura, molto caratteristico: si dovrebbero incontrare i giapponesi che adorano la cultura ed il vestire americano, in realtà noi facciamo un incontro molto più inaspettato

incredibile!! Continuiamo a girare, poi ci rendiamo conto che si è fatto un po' tardi e riprendiamo la strada verso l'hotel; ciò che vediamo comunque non ci lascia indifferenti ...

La città è molto diversa da quello a cui ci ha abituato il Giappone: troviamo addirittura sporcizia per strada, la gente usa il clacson, ci sono dei vagabondi. In compenso ci saranno un milione di locali per mangiare: noi scegliamo le palline di octopus fritte come aperitivo ed un locale specializzato in okonomiyaki per cena (questa volta con il tavolo dotato di piastra personale)
Rientriamo in hotel e scopriamo i free benefits: veniamo omaggiati di due bottiglie d'acqua, c'è il wi-fi gratuito (e per essere in Giappone non è normale), la possibilità di noleggiare gratis un computer portatile (di cui ovviamente approfittiamo!), perfino il noleggio bici, sempre gratuito.


09 ottobre
Dedichiamo la mattinata al castello di Himenji, forse il castello fortificato più famoso di tutto il Giappone. Prendiamo lo shinkansen e arriviamo al paese, dopo circa un chilometro a piedi finalmente davanti a noi appare il castello ... ma è in ristrutturazione! che peccato ...

Questo comunque non ci ferma, e nemmemo il caldo, quindi entriamo per effettuare la visita della struttura. E' molto bello, chiaramente perde molto del suo fascino, ma ci accontentiamo

Mentre ritorniamo verso la stazione, ci fermiamo per acquistare un paio di bento per il pranzo in treno (ormai è diventata una consuetudine); rientramo ad Osaka, e facciamo una tappa in un centro commerciale vicino alla stazione perché il sottoscritto deve andare a vedere un negozio un po' particolare: il Pokemon center

Torniamo alle cose serie, quindi ci dirigiamo verso il parco al cui interno sorge uno splendido castello, riscostruito causa terremoto (o incendio, non ricordo)

Rientramo nel nostro quartiere e passeggiamo per Nipponbashi, che però si dimostra troppo caro per le nostre tasche, in compenso troviamo un locale per mangiare davvero caratteristico: si mangia solo ramen, ordinato alle macchinette automatiche, e gustato seduti alla giapponese (con i tavolini bassi e senza sedie). Ottimo!


10 ottobre
Dobbiamo assolutamente prendere il treno in tempo per essere a Kobe alle 10.15... non sarebbe niente di particolare se non fosse che dobbiamo cambiare tre mezzi... in ogni caso ce la facciamo (avendo studiato la sera prima tutte le coincidenze!) ed arriviamo in orario; dopo una buona mezz'ora, a causa come sempre delle mille uscite che hanno le stazioni (in questo caso, quella di Sannomiya) in Giappone, finalmente ci incontriamo con Bruno e moglie giapponese, Megumi. Visitiamo la città dove lei lavora e che obiettivamente loro avrebbero anche evitato di visitare, ma purtroppo le altre mete proposte da loro ci avevano già visti protagonisti.

Giriamo per il quartiere europeo Kitano-Cho, molto caratteristico, quindi andiamo al porto e verso l'ora di pranzo ci spostiamo a Chinatown; pranziamo gustandoci un ottimo okonomiyaki

Al pomeriggio prendiamo il treno perché Bruno vuole portarci a vedere una cosa particolare ... devo dire che aveva proprio ragione!

Quindi decidiamo di fare una mezza follia: prendiamo un altro treno per Ikebori, quindi prendiamo un taxi per raggiungere casa di Meg, dove prendiamo l'auto e andiamo a visitare un negozio di auto ... solo Nissan GT-R

io e bruno siamo abbastanza in estasi, considerati i prezzi ridicoli (rispetto a quelli europei, ricordo che ufficialmente questo modello non viene importato in Italia) a cui vengono vendute ...
Concludiamo la giornata con un invito a cena della mamma di Meg, che ci prepara un sacco di cibo squisito: suchi, una sorta di milanese, un pasticcio con wurstel patate e broccoli, e ancora cetrioli sottaceto in salsa di soia, sweet potatoes tagliate a fiammiferi, tanti dolci, gelato, the e caffè. Fantastica la cena, e fantastica la compagnia, dato che si aggiungono anche la sorella di lei e poi il padre, che arriva verso le 21 dal lavoro. Il dopo cena è surreale perché chiacchieriamo utilizzando quattro lingue: l'italiano, l'inglese, il giapponese e ... i gesti !! Una serata stupenda.
Veniamo accompagnati alla stazione e prendiamo il treno (il penultimo della serata ... facendo qualche corsa) per rientrare in albergo verso l'una di notte.


11 ottobre
Usciamo presto per sfruttare la mattinata e poterci dedicare all'ultimo shopping, anche se prima non rinunciamo ad una colazione da strada con cheese cream e dolcini ripieni di fagioli. Percorrere le strade deserte è affascinante:

Dovremmo dedicarci allo shopping, ma il sottoscritto non ne vuole sapere di uscire da questo negozio ...

Riusciamo, grazie all'aiuto di mezza dozzina di dipendenti, a trovare i fumetti di Lupin e Occhi di Gatto :
Passiamo per l'ultima volta nel quartiere più affollato, e facciamo in tempo a fare una foto alle bellezze del luogo ...

Torniamo in albergo, recuperiamo i bagagli già pronti e andiamo a prendere il nostro ultimo shinkansen, che ci dovrà riportare dove tutto è iniziato, all'aeroporto di Narita. Per concludere in bellezza, acquistiamo gli ultimi due bento del nostro viaggio, accompagnati da quattro daifuku (cercate su Internet che cosa sono ....!)
Mi scende quasi una lacrima quando guardando fuori dal finestrino, vedo questo:

E' stato un viaggio FANTASTICO, ma adesso ci aspettano gli Emirati Arabi ...

[BLaCK DRaGoN]

Abu Dhabi

12 ottobre
Atterriamo verso le 5 di mattina, e troviamo con relativa facilità il nostro autista che ci dovrà portare allo Sheraton hotel. Giunti in albergo, facciamo il check-in e saliamo in camera.... aspettando le 7 per fare colazione!
Il sottoscritto prova ad impegnarsi, mangiando tutto quello che viene proposto, saltando dal dolce al salato, dal sushi alle brioches, dal bacon ai dolci ... Dopo aver mangiato l'equivalente di un paio di giorni, usciamo e raggiungiamo la promedade ... sono circa le 8.30 del mattino, ma fa già tanto caldo!

Dopo qualche centinaio di metri, per evitare di lasciarci le penne, ci addentriamo nelle vie laterali... beh, qua è tutto costruito abbastanza in grande ...

Dopo un po', anche per cercare di scappare dal caldo umido opprimente (34° gradi alle 10 di mattina), vediamo i primi negozi con le scritte in arabo (e in inglese):

Decidiamo di rientrare in hotel per due motivi: non sopportiamo più il caldo e non abbiamo trovato, nonostante i nostri sforzi, una fermata del Sightseeing bus, che ci permetterebbe di girare la città con maggiore comodità. Alla reception ci dicono che la fermata più vicina è al Mall ... solo 35 minuti a piedi ... ci armiamo di molto coraggio e raggiungiamo il centro commerciale, dove in effetti troviamo la fermata! Facciamo il biglietto, che varrà fino a domani alla stessa ora, e iniziamo il giro turistico:

Giriamo per la città e, mentre siamo fermi ad una fermata dinanzi ad un altro grande centro commerciale, ci soffermiamo a guardare le persone ....

il contrasto con quello che fino al giorno prima avevamo incontrato in Giappone è notevole...
Proseguiamo il giro e ritorniamo al punto di partenza. Ceniamo in camera con cibo da asporto stile hamburger, quindi crolliamo per la stanchezza (siamo in piedi dalle 5)

13 ottobre
Stamattina abbiamo in programma l'escursione alla moschea, che si può visitare soltanto di mattina presto. Dopo una abbondante colazione, per non perdere l'abitudine, usciamo dall'hotel e, accompagnati dal solito caldo, prendiamo un taxi che ci porti al Marina Mall, partenza per la nostra meta.

Questa è una delle moschee incontrate lungo il tragitto. Prendiamo quindi il Sightseeing bus che ci porta ... qui!

E' davvero stupenda! E' gigantesca: i minareti sono alti più di 100 metri :woot:
La visitiamo sfruttando le guide, messe gratuitamente a disposizione, che dopo una accurata verifica dell'abbigliamento, che deve essere consono, ci portano all'interno della struttura ... questa è quindi la nuova mise di Vero:

Concludiamo la visita dopo un paio d'ore, ora il sole è veramente caldo, quindi decidiamo di risalire sul bus e farci portare un po' giro ... visto che ha l'aria condizionata

Usciamo dalla città perchè siamo diretti verso Yas Marina, ed il paesaggio cambia parecchio, anche se continuiamo a notare che non hanno grossi problemi di spazio (abituati com'eravamo al Giappone ...)

tornando a Yas Marina, forse qualcuno sa perché è conosciuto questo posto ... vabbè questo è ciò che troviamo:

il circuito di Formula 1 !! e non solo ...

rientriamo in città e facciamo una sosta al Suk (una sorta di mercato coperto) per fare incetta di souvenir e comperare datteri e bananine per noi. Torniamo a piedi allo Sheraton sotto un sole realmente cocente.
Ci godiamo le ultime ore di relax facendo il bagno, in acqua tiepida, nella laguna antistante l'albergo ... la vista non è niente male:

Salutiamo anche l'ultimo hotel del nostro viaggio e l'autista verso mezzanotte ci riporta in aeroporto, che nonostante l'ora è davvero strapieno! Ci imbarchiamo, il volo di rientro è tranquillo, e torniamo alla vita normale ...

THE END

[chiodowrx+velocedelleS2K]

bel racconto,complimenti....viaggio di nozze o vacanza costosa?

[BLaCK DRaGoN]

bel racconto,complimenti....viaggio di nozze o vacanza costosa?

avrei voluto farlo come viaggio di nozze, ma nel 2011 in Giappone hanno avuto qualche ... problemino, quindi abbiamo ripiegato ( ) sull'Australia

[Dakun]

spettacolare resoconto!

[Simmy]

Letto tutto d'un fiato.. Voglio andare in Giappone

[maialedacorsa]

che viaggio

il negozio di manga

il megagiga robot


ma chi è quello dell "incontro inaspettato?"

[alex_novi]

A me "quello" sembra la Schiavone...

[BLaCK DRaGoN]

A me "quello" sembra la Schiavone...

esatto

[maialedacorsa]

che femmina

[peppe ctdi]

Letto tutto d'un fiato.. Voglio andare in Giappone

Inviato dal mio GT-I9100

[Drake]

Che colori !!!

Ma quanto costerebbe la gitarella sfruttando dove possibile le offerte?

[BLaCK DRaGoN]

Che colori !!!

Ma quanto costerebbe la gitarella sfruttando dove possibile le offerte?

dunque ...

VOLO -> scegliendo la compagnia più conveniente (che nel nostro caso, come si intuisce dalla tappa alla fine, è stata Etihad), si può spendere sui 600-800 euro a persona (abbiamo evitato le compagnie russe ...)

JAPAN RAIL -> veramente caro, ma fondamentale: 430 euro per due settimane (sarebbe improponibile acquistare le singole tratte, un viaggio come TO-MI in Japan può arrivare a costare 80-100 euro - chiaramente con i treni veloci)

HOTEL -> se ci si attrezza come abbiamo fatto noi e si scelgono gli hotel incrociando booking, tripadvisor ed eventuali altre fonti, senza esagerare con le stelle (tranne in situazioni particolari, come Hakone o Miyajima), si possono spendere meno di 100 euro al giorno;
chiaramente si può scegliere di spendere il meno possibile, impazzendo poi una volta lì perché l'hotel è scomodissimo dai mezzi, non ha niente intorno, ecc ... serve il giusto compromesso, come abbiamo cercato di fare noi (non sempre azzeccando la scelta, come forse a Kyoto), oppure impazzire ancor prima di partire per capire in QUALE quartiere di Tokyo cercare la sistemazione ... è stata realmente una faticaccia, ma ne è valsa la pena )

CIBO -> andare in Japan e cercare cibo italiano (abbiamo incrociato una coppia di italiani a Nara disperati perché non trovavano la pizza da mangiare ... ) è una follia, culturale, culinaria ed economica; mangiare le loro specialità NON è caro (al mercato del pesce spendevamo una decina di euro per un piatto che ci saziava, ed era pesce fresco ...!), anche se spesso dovrete fare un atto di fede su cosa vi hanno portato nel piatto ...

TRASPORTI -> a Tokyo si può sfruttare, come abbiamo fatto noi, la Yamamote che è una linea metropolitana compresa nel Japan Rail; altrove basta cercare le linee "verdi", che appartengono alla JR (società che vende anche il Japan Rail) e si può viaggiare senza spendere; dal racconto si evince che in alcune situazioni (monte Fuji, ad esempio) bisogna spendere ...

in totale, si riesce a stare sui 1000 euro a settimana (tutto compreso, cioé spalmando anche il costo del volo)

[Drake]

Fattibilissimo come vacanza una tantum
Grazie delle info

[kire_06]

Che dire, massima stima!!!

Bellissime le foto del Giappone, davvero un posto straordinario