
Qualcosa ha scosso l'aria intorno a Modena....era il rombo delle auto che hanno ricominciato a girare a distanza di decenni nella terra dei motori.
Criticata da molti per i soli 2km di lunghezza, denigrata alla stregua di un kartodromo il nuovo circuito di Modena riserva molte soprese.
PRIMO IMPATTO
Abituato a circuiti ben rodati e avviati fa specie ritrovarsi una paddock ancora working-progress, erbaccia e terra tipiche di un cantiere aperto, transenne e un paninaro...
Dopo queste prime osservazioni mi accingo a parcheggiare il mezzo e noto con piacere che le macchine parcheggiate sono quasi tutte di alto livello GTR, Porsche vari, M3 di varie annate ecc. e come se non bastase 4/5 Radical e 3 Ginetta Cup.
Una volta parcheggiati mi dirigo verso l'area ospitaliy a fare l'accreditamento per i turni prenotati e ritirare i gadget in omaggio a chi si era prenotato per i 3 turni.
Al momento dell'accreditamento mi viene consegnato un numero da esporre sulla macchina identificativo per ogni turno.
LA PISTA
Non possiamo certo paragonarle a piste come Monza, Mugello o Imola ma si difende sicuramente bene se paragonata a circuiti come Franciacorta e Varano per esperienza personale.
Una volta messe le ruote in pista non sembra di percorrere solo 2km a giro, il rettilineo principale è sufficientemente lungo (400m circa) per sfiorare velocità poco sotto i 200km/h. In fondo al rettilineo troviamo un leggero scollinamento che le prime volte puo' trarre in inganno e ritardare il punto di attacco alla frenata, frenata che ci porta nella prima curva a destra (T1) di medio raggio molto bella da fare se si riesce ad entrare belli decisi. L'uscita della prima curva ci porta ad un breve rettilineo ad occchio saranno 80m sufficienti a preparare il cambio di direzione per affrontare quello che a mio avviso sembra più una variante che 2 curve in successione (T2 e T3).
Usciti dalla T3 troviamo ancora un breve rettilineo che ci porta alla curva T4 di, curva a destra con un raggio mediamente corto e una leggera pendezza che si raccorda a sua volata con la curva T5. La T5 in realtà non è una vera è propria curva perchè il tratto successivo ti obbliga ad allargarti il più possibile a destra per affrontare il T6 definito da tutti un gancino, un sinistra/destra molto stretto e leggermente in discesa (a mio avviso il punto meno piacevole della pista, un punto che se fatto a dovere fa risparmiare tanti secondi).
Arriviamo poi al rettineo che precede il T7 ad occhio siamo sui 150m di lunghezza e qui finalmente possiamo mettere qualche marcia per poi affrontare la seconda frenata degna di chiamarsi tale visto la serie di curve più o meno lente che ci siamo lasciati alle spalle. La T7 a mio avviso non è una curva molto impegnativa da affrontare stando il più larghi possibili per raccordare con la T8, leggera curva a destra dove poi ci dovremo allargare e spostarci il piu possibile verso destra per affrontare la T9 curvone a sinistra che chiude molto dove parecchie volte la macchina ha tentato di fare quello che voleva lei ma se fatta con una TP si posso fare dei bei sovrasterzi.
Neanche il tempo di addrizzare la macchina dopo il T9 che subito la curva chiude a destra con la T10 e T11 praticamente 2 curve raccordate che per certi versi ricordano un po' la parabolica di Monza.
E poi finalmente rettilineo...
IN CONCLUSIONE
La pista è molto bella ma molto molto tecnica, da provare assolutamente.
Ottima base di partenza anche per chi vuole fare drift o semplicemente esercitarsi a tenere a bada l'esuberanza delle TP in uscita di curva.
A breve la pista sarà inaugurata anche per le moto...
L'unico punto negativo che posso dargli è la lontananza del benzinaio ad almeno 10min di strada.
INFO:
- Lunghezza del circuito: 2,007 metri
- Larghezza: 12 metri, sull’intero tracciato.
- Ampie vie di fuga in asfalto e ghiaia
- Pit lane con 21 box, completi di servizi e WiFi
- Disponibilità di sale riunioni per briefing e conferenze stampa
- Area ristorazione